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12 maggio 2012 6 12 /05 /maggio /2012 08:43

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Ieri ho chiacchierato amabilmente con Silvia Mobili e Betty Senatore, co conduttrici di Ladies and Capital. Tema? Il multitasking, un termine anglofilo e strafigo atto a definire una persona che riesce a compire contemporaneamente una miriade di attività. Tradotto in italiano spicciolo suona più come “Ti fai un mazzo a tarallo, tutti i giorni. Se sei donna, e soprattutto mamma, il mazzo si decuplica”.

In uno special dedicato alla preistoria che ho visto tempo fa, il buon Piero Angela evidenziava come il concetto di “multitasking” interessi le donne fin dai tempi in cui i loro compagni le prendevano a randellate sulla zona occipitale. Il ruolo dell’uomo era quello di cacciare, quello della donna era difendere la prole dall’attacco delle tigri dai denti a sciabola, alimentare di continuo il fuoco, tenere pulita la caverna mentre contemporaneamente allattava l’ultimo nato e riacciuffava per i capelli una nidiata di mini trogloditi ansiosi di gettarsi nel primo crepaccio disponibile. Contemporaneamente. E’ proprio questo il punto…

Il maschio, invece, era principalmente concentrato sulle migliori strategie d’attacco per procurarsi la cena battendo i territori normalmente frequentati dai mammut o da qualsiasi altra bestiola commestibile. Punto. Per questo motivo gli uomini avrebbero sviluppato un senso dell’orientamento più spiccato rispetto alle donne segregate nelle caverne. Ma il loro concentrarsi sul “colpisci la preda alla giugulare” ha contestualmente ampliato la dolorosa propensione a non accorgersi dei particolari e a concentrarsi soltanto sulla visione principale e soprattutto frontale delle cose.

E’ per questo che oggi riescono a ricordare sempre dove parcheggiano la macchina, oppure ritrovano una strada percorsa secoli prima (senza chiedere informazioni ai passanti o servirsi del Tom Tom perché ne andrebbe del loro  onore), ma non si ricordano dove sono i calzini, anche se sua moglie li infila sempre nello stesso cassetto da almeno dieci anni.

Ovviamente la situazione è migliorata dai tempi di Riù, il mondo oggi è costellato di bravi compagni che non disdegnano di fare il genitore piuttosto che cacciare mammut. E’ vero anche che qualche troglodita infesta ancora il pianeta, ma viva Dio sembrerebbe essere una specie in via di estinzione.

Se avete voglia di ascoltare il mio intervento, potete clikkare qui sul podcast Mamme ''multitasking'' tra mille impegni quotidiani-dell'11-05-2012. Vi ruberà soltanto 5 minuti di tempo. Ringrazio nuovamente le due deliziose Ladies per la loro squisita ospitalità. Chiacchiero ad oltranza, è vero, ma non capita esattamente tutti i giorni che io possa farlo in radio. Su Radio Capital, poi! Mica micio micio bau bau.    

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Chi Sono

  • : La Staccata
  • : Luana Troncanetti, scrittrice per caso, schiava devota dell'ironia, grafomane incallita e mamma strafelice di Alessandro, aka Superboy. Nel 2009 ho vinto il Premio Massimo Troisi per la scrittura comica e sono ancora qui a disegnare cerchietti in un angolo e a chiedermi: "Ma che s'erano pippati quelli della giuria?"
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