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9 novembre 2011 3 09 /11 /novembre /2011 07:13
troglodita silvio


La settimana scorsa, approfittando del fatto che Papy aveva un incastro di turni favorevole, gli ho chiesto se poteva portare e riprendere Superboy a scuola. E lo ha accompagnato anche in piscina nel pomeriggio, per tre volte consecutive.

Ciò significa che Lemammedì non mi hanno vista a scuola per cinque giorni di fila, o quasi, eventualità frequente come il passaggio della cometa di Halley.

Ovviamente, soprattutto quelle che quando saluto fingono di rispondere a fantomatiche chiamate sul cellulare pur di non rispondermi, sono state le prime a chiedere a Papy che fine avessi fatto.

"Ma Luaaaaaaaaaaaaana? Che fine ha faaaaaaaaaaatto Luaaaaaaaaaaaaana?"

S’è fatta l’amico ed è scappata di casa, abbandonando me e suo figlio all’adiaccio, e proprio a poche settimane dal Santo Avvento… Questo avrei voluto rispondesse mio marito, mentre in realtà ha semplicemente replicato che in questo periodo ho davvero tanto, tanto da fare e quindi ovviamente a Superboy ci pensa lui, cosa che fra parentesi ha sempre fatto senza problemi da quando è nato.

Perché sono così sgradevolmente sarcastica? Perché spesso mi dicono che sono taaaaaanto fortunata ad avere un marito così collaborativo, mentre loro… Loro no. Guai a chiedere ai loro compagni di fare il padre, ne andrebbe della loro dignità di uomini che non devono chiedere mai, e ai quali non solo non si può, ma non si deve chiedere.

Hanno la partitella a poker del Giovedì, loro, la caccia stagionale alla starna nana rossa mediterranea, la finale della Coppa dei Campioni (rigorosamente la sera in cui, dopo 6 mesi, tutte le tue amiche sono riuscite a disimpegnarsi per una pizzata ), devono togliersi urgentemente i peli dal naso/dalle orecchie, per questo dal pediatra il piccolo ce lo deve portare sempre la mamma, pure se anche lei ha la febbre a quaranta.  

E no, non funziona esattamente così. L’uomo di base nasce troglodita, su questo non ci piove. E’il suo mestiere, non gliene possiamo fare una colpa. Però con qualche piccolo accorgimento la condizione può essere reversibile. Non è una cosa trascendentale, si può fare.

Ma se siete proprio voi quelle che tutti i giorni gli lucidano la clava e poi gliela piazzano in mano, allora poi non mettetevi ad invidiare quelle che invece gliela danno in testa (metaforicamente, s’intende!) se non fanno il loro dovere.

Ps: mio marito di base non è irrimediabilmente troglodita, per questo (forse) per me le cose sono più semplici, lo riconosco. Però la tendenza a sottrarsi più che può alle responsabilità sotto sotto ce l’ha anche lui, che credete? E’ per questo che gli ho sempre fatto il caffè al mattino, e gli porto il cambio della biancheria se, come al solito, si dimentica di prepararlo prima di tuffarsi sotto la doccia. Il punto è che altrettanto fa lui come me. Ho imparato a chiedere, e lui a fare. Tutto qui. Si sostituisce a me, all’occorrenza, e nonostante ciò piacevolmente uomo (eccome!) resta.  


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Chi Sono

  • : La Staccata
  • : Luana Troncanetti, scrittrice per caso, schiava devota dell'ironia, grafomane incallita e mamma strafelice di Alessandro, aka Superboy. Nel 2009 ho vinto il Premio Massimo Troisi per la scrittura comica e sono ancora qui a disegnare cerchietti in un angolo e a chiedermi: "Ma che s'erano pippati quelli della giuria?"
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