Riporto fedelmente una conversazione tipo che in questo momento si starà svolgendo nella stragrande maggioranza delle case in cui ci sia un figlio alle prese con i compiti per le vacanze. Cambia soltanto il dialetto di appartenenza, per il resto le modalità sono più o meno le stesse.
- Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa... - ( per la duecentomilionesima volta da che ha iniziato a fare i compiti, dieci minuti fa. Ma cosa ve lo racconto a fare?)
- Sìììììììììììì, ?! - ( con un tono di voce forse un filino più stridulo del dovuto, quello che nasce dalla considerazione “Signore benedetto, ma tu fra gli unici organi funzionanti nel mio corpo proprio sulle orecchie dovevi concentrarti?” )
- Quanto fa 15:3 ? -
- Amore, ma te sei rincitrullito? Quanto vuoi che faccia? Lo sai quanto fa -
- Dimmelo tu, no? Che ti costa? -
- E no, core de mamma. Dimmi tu quanto fa, poi ti dico se è giusto o sbagliato -
- Dimmelo prima tu, no? Possibile che sei sempre così ostinata? -
- Non so' "ostinata", so' sfinita... -
- No, è che tu mi nascondi sempre le cose... -
- Cacchio dici? Ma che ti nasconderei io? Il risultato di una divisione? -
- Anche peggio. Scheletri nell'armadio. Tutti hanno scheletri nell'armadio. Il tuo qual è? E soprattutto: me lo dici o no quanto fa 15:3? -
- No, te lo calcoli da solo. Io le elementari le ho già superate da un pezzo, e anche in modo brillante –
- Non si direbbe, visto che non sai quanto fa 15:3… -
La pazienza del Dalai Lama ora mi servirebbe come una scialuppa di salvataggio a uno che è appena sprofondato nelle acque gelide di un oceano. Peccato che io con i buddisti non abbia nulla a che spartire, eccezion fatta per il colore arancione che mi sta da Dio…
O meglio… Di pazienza ne avrei da vendere, eccome. Lo ha spontaneamente ammesso proprio Superboy in questo post , è solo che adesso è momentaneamente impegnata a nascondere scheletri nell’armadio.