Mia sorella vive a Milano, ma approfittando di Sant’Ambrogio + il ponte dell’Immacolata ora è a Roma con le
figliolette, ospite dei miei genitori. Oggi pranzo con tutta la Sacra Famiglia. Un evento,
credetemi. Più che vederci, io e mia sorella facciamo di tanto in tanto un ricongiungimento familiare, con il vantaggio di non dover chiedere ogni volta il permesso di
soggiorno.
Superboy stamattina si è svegliato all’alba, voleva parlare con le cuginette per sapere se putacaso avessero
buttato giù dal letto il parentado alle 6:00 così come ha fatto lui.
Contrattando in un modo che neanche quando sono stata in Egitto,dove bisogna patteggiare di brutto con i
venditori perché è loro cultura sfinirti sparando cifre superiori ai 200 Euro per un papiro originale made in China per poi lasciartelo a pochi spiccioli , ho ottenuto che telefonasse ai nonni
attorno alle 10:00.
Superboy : “Nonnaaaaaaaa! Cccccciao! Sono il tuo nipote maschio! Sono sveglio, sai…Ora mamma dice che ha
ancora da fare, ma verso le 11: 30 sono da te. Mi fai parlare con le cuginette?”
Nonna: “Tesoro, adesso non ci sono. Sono andate a trovare un bambino piccolo appena nato.”
Superboy: “Ambe’, nonna. Certo che è piccolo, se no sai che dolore per la mamma lì al punto basso? Il punto basso delle donne, nonna, si chiama vagina. I bambini escono da lì, sai?”
Nonna: “!!!” Boh, non so cosa abbia risposto mia madre, ma probabilmente ora è svenuta sulla
sediolina dell’ingresso. Lei mi ha raccontato come nascono i bambini quando ero al settimo centimetro di dilatazione. Superboy invece ha preteso da tempo che gli spiegassi come fanno i bambini ad uscire dalla pancia della mamma. Ringraziando Dio,
non ha ancora chiesto particolari dettagliati sul come entrino. E per questo accendo un cero in chiesa tutte le mattine.
Augurissimi a Noemi, che ieri è diventata mamma di un bel maschietto. Il bambino piccolo, per
l’appunto.