L’hanno vista in tanti. Io no, non mi è ancora capitato perché guardo pochissimo la TV. Solo di sera, se non
stramazzo prima con la bolla al naso come nei cartoni animati giapponesi. Me ne hanno parlato in molti, soprattutto le mamme, sdegnate dalla
questione.
Premetto che io sono di Roma. Non dormo all’ombra del Colosseo da 7 generazioni perché quello è un pedigree che possono sfoggiare in pochi, ma la mia famiglia si è installata nella capitale da un
numero di decenni sufficienti a fare di me una romana d’adozione DOC.
Appartengo a una tribù bizzarra: mezzosangue calabrese-marchigiano ed è forse questo mio essere meticcia che mi porta, da sempre, a saltare sulla sedia ogni volta che qualcuno dice quella parolaccia.
E’ di pessimo gusto, ma nell’immaginario collettivo associarla alla romanità è diventata una triste consuetudine. Dobbiamo ringraziare i film di Bombolo e “der Monnezza” o quelle pellicole di
cassetta dove il romano ti saluta con un buongiorno inframezzato da un paio di morta...tanto per gradire.
Io sarò arrogante, peccherò nel dire che ho un intelletto che va oltre, ma le parolacce non mi fanno ridere. Sono e rimangono quelle: parolacce, fini a loro stesse.
Ma qualche mente lucida ha pensato bene di introdurre quella parolaccia in uno spot che va in onda anche in fascia protetta. E ho potuto
constatarne i risultati proprio ieri mattina.
Ale stava lavando i dentini. Gli è caduto il dentifricio nel lavandino e sereno come se stesso dicendo “per dindirindina” ha tuonato un sonoro “ ma li morta…..tua!” con un vocione da
diciassettenne. Sono caduta a faccia avanti nel bidet, chiedendomi come accidenti fosse possibile che un bimbo di 5 anni, che vive in una famiglia dove lo si rimprovera anche se gli scappa uno
“stupido”, potesse esprimersi in modo tanto sboccato.
La risposta me l’ha fornita qualche ora dopo la mia amica Ester, durante una telefonata.
“L’hai vista la pubblicità?”
“Quale?”
“Quella dove alla fine dicono ma li morta….”
“Scherzi?”
“No, sono serissima.”
“Avrai capito male...”
“A Luà, sò de Roma, come faccio aaa avè capito male?”
Già. Deve averla compresa benissimo anche Alessandro. E ora tremo ogni volta che gli scivola qualcosa dalle mani o che sbatte contro un mobile.
Grazie TV!
Mi verrebbe da esclamare “ ma li mortac… vostri” ma sono troppo educata per farlo.