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22 dicembre 2008 1 22 /12 /dicembre /2008 15:35
NATALE 2


Forse qualcuno l’avrà notato. Qualcuno, più verosimilmente, ci avrà appena fatto caso… In ogni modo;ultimamente sono sparita dalla circolazione causa romanzo. E si, ho trovato un’altra cosina da fare da aggiungere alla lista degli impegni . Circa tre settimane fa sono venuta a sapere che un mostro sacro del panorama editoriale, una casa editrice che mi fa tremare i polsi al solo sentirla nominare, una Signora della carta stampata  apprenderà della mia esistenza anche se ciò, chiaramente, non sconvolgerà il corso della sua vita agiata. Ha indetto un democratico concorso dal quale sono esclusi gli uomini. Quindi, chiunque possa sfoggiare un pene, è cortesemente pregato di levarsi dalle balle.

Tema: libero

Lunghezza del testo: minimo 100 cartelle ( 100 pagine A4 di 2000 battute l’una)

Tempo per la consegna: 31 marzo 2009

Premio finale: la pubblicazione.

Una batosta: dovrei scrivere un romanzo in meno di quattro mesi? Io, che con i miei tempi in quattro mesi riesco appena a fare il cambio dell’armadio? Cribbio, mi sono detta, ma quando mi ricapita un’occasione simile? E quindi mi sono messa all’opera: ho buttato giù una cinquantina di pagine, alzandomi quasi ogni mattino all’alba, rubando ogni istante disponibile per rileggere quanto sono riuscita miracolosamente a scrivere in poche ore, le uniche che riesco a ricavare dalla mia vita già abbastanza incasinata.

Quindi, si ripete la storia della genesi de “ Le mamme non mettono mai i tacchi.” Anche quel libro è stato scritto nei ritagli di tempo, con l’aggravante di un figlio all’epoca ingestibile che, per giunta, non mi faceva chiudere occhio per quasi tutta la notte. Ma la mia opera prima tratta di cacche e rigurgiti o dell’istinto irrefrenabile di defenestrare la metà del genere umano che coglie ogni neo mamma che si rispetti. Quindi, argomento facile, leggero. Nulla di inventato,  niente di difficile: è bastato pensare alla mia vita e il libro si è scritto praticamente da solo.

Un romanzo, invece, richiede un’abilità sufficiente a mettere in moto la fantasia e creare personaggi, una trama convincente, un intreccio credibile, sensazioni ed emozioni non necessariamente vissute di persona. Un romanzo deve essere partorito da una persona realmente capace ed io, che sono una scrittrice per caso, non mi ritengo per nulla in grado di portare a termine un’opera decente. Ma, cazzarola, come faccio a farmi scappare una simile occasione? Ho tutta la trama in testa, se avessi anche il tempo di scrivere quello che hanno elaborato i due neuroni che vagano impazziti nella mia mente malata sono certa che riuscirei a terminare il libro in meno di due settimane.

Ho perciò dovuto abbandonare il corso di acqua gym con il quale avevo illuso il mio deretano che ci fosse ancora una speranza di risollevarsi dal baratro in cui è crollato diversi anni or sono. Ho eliminato tutte le attività accessorie nella mia vita, compreso il dormire e il mangiare decentemente. Sono stata costretta a chiudere temporaneamente il blog che curo su al femminile e sono costretta a chiudere anche questo fino a data da destinarsi.

Mi spiace immensamente, perché mi diverte molto aggiornare i miei blog e conversare anche se solo virtualmente con i miei amici. Io sono nuova di Splinder, il mio non è uno dei blog più amati o conosciuti e non sono capace di stupirvi con effetti speciali perché la mia conoscenza informatica è disastrosa. Ma quei pochi utenti che mi hanno seguito finora sono stati capaci di regalarmi tanto affetto e simpatia e conto di ritrovarli al mio rientro e parlo soprattutto di Fiocco, Mondopapy, Deisi e mammapaola.

Concludo questo post augurando a quanti mi seguono un Natale pieno di belle novità, un anno sereno al riparo dalla sfiga, l’avvicendarsi di giorni felici per tutti voi e un pochino anche per me, che in questo momento avrei davvero bisogno di un pochino di tranquillità. Spero che Babbo Natale sappia tirare fuori dalla sua sacca i doni più belli, proprio quelli che avete sempre desiderato. Io, nel mio piccolo, vorrei tanto che al posto del solito foulard mi regalasse un contrattino multimilionario di una casa editrice con la E maiuscola. Sono venale, lo so. E’Natale, e siamo tutti più buoni. Tranne gli artisti, che sono stanchi di essere buoni e bravi e  bramerebbero un aiutino per pagare i conti a fine mese. 


Felicissime feste a tutti!


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commenti

S
Mio Dioooooooooooo! Che notiziona!<br /> Volo subito da te!<br />
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M
beh....come va?????<br /> Ma siii hai capito bene....<br /> Ora....lo vogliamo aggiornare sto blog??<br /> <br /> PS. arrossisco quando mi fanno i complimenti, sappilo...soprattutto se immeritati!
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D
Lo so che sono stata latitante e in questo momento non ho troppo tempo per leggere tutti i post che mi sono persa ma ti chiedo come grande favore di passare da me e leggere il mio ultimo post. Scusate se faccio copia/incolla di questo messaggio ma per me è importante che leggete il mio post. grazie un bacione daisi
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F
Ciao cara come stai? Presa dalla scrittura?? Un abbraccio.
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M
beh beh....ehi, amica mia, dove ti sei cacciata???? Voglio novità eh!
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Chi Sono

  • : La Staccata
  • : Luana Troncanetti, scrittrice per caso, schiava devota dell'ironia, grafomane incallita e mamma strafelice di Alessandro, aka Superboy. Nel 2009 ho vinto il Premio Massimo Troisi per la scrittura comica e sono ancora qui a disegnare cerchietti in un angolo e a chiedermi: "Ma che s'erano pippati quelli della giuria?"
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